Archivio mensile:marzo 2022

IL CALUNNIATORE

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Il calunniatore
si muove a piccoli passi
nel buio
con quattro stelle nel lanternino
lanciando ciottoli e sassi
coi guanti neri sul fondo notte
e seminando ortiche.
La voce afona
passa zigzagando fra le schiene
s’infiltra bene
mulinando negli orecchi
a spirale serpentina
e serpentinando nelle menti
le penetra seduce ubriaca
di belle storie
curiose
interessanti cose
da riempire gli album delle maldicenze
spassosamente torbidi
di fango.
E dunque ascolta leggi impara
come si spara
a zero
col guanto nero sul fondo notte.
E quella mano
nessuno la vede
e quella lingua
nessuno la sente
cocente
di fuoco nero che brucia il vero.
Le ortiche nascono
crescono
sotto la luna nuova.
E quelle mani
che han seminato
nessuno le trova.
Nessuno?
Il calunniatore
si muove a piccoli passi
nel buio
con quattro stelle nel lanternino
e nel sacco false parole
fino a sbatter la faccia
nel sole.

Tiberio Madonna

ANCORA VIVI

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Tutto si muove
intorno al mio silenzio
tutto danza
la sua pazza danza
di luci e colori
di uomini e giochi
voci fumo risa birra.
I tiri attenti di Franco
sul tappeto rosso.
I cani scodinzolanti
raccolgono sapori
con le golose papille
e odori
con le curiose nari.
La festa canta
la cucina prepara
sorprese
da assaporare
sotto i riccioli neri
di Erminia
che svolazzano leggeri
e s’intrecciano
confondendosi
con la barba appuntita
di Maurizio.
Ancora giochi
voci
che raccontano i loro
desideri
di vita
dopo il fuoco dei folli draghi
di gioia
che si dimena e grida
la sua incredibile energia
e riesce a galleggiare
sotto i colpi dei decreti.

Tiberio Madonna
5 marzo 2022

SENZA TITOLO

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La poesia
non ha più titoli
l’esistenza
non ha più ragioni.
Tutti si levano
sulle note del giorno
dai loro letti allegri
dispiegano come un foglio
la mattina di vetro e ghiaccio
e si tuffano
nel sole.
La mia persiana
resta chiusa
la mia stanza
resta buia
il burrone
al centro della stanza
non ha più un fondo.
La voce afona
della notte
mi chiama
dal fondo che non c’è
e io seduto
sull’orlo dell’abisso
coi piedi pendenti
occhi assenti
penso nulla
guardo giù.

Tiberio Madonna